Ex Ufficiale Usa: L’Isis è un mostro creato dalla Cia – Parigi: strage, coincidenze, un evento militare

prayforparisdi Romina Malizia

Dietro ogni strage si nascondono poteri grandi, accordi politici, progetti studiati a tavolino. Come sempre ci troviamo davanti alla “Strategia della tensione” dove civili ed innocenti perdono la vita a causa di chi ha smanie di potere, giocando con noi come fossimo delle pedine su una scacchiera. Non possiamo illuderci che tutto cambierà, nessun capo di Stato agisce per il benessere del proprio popolo altrimenti non saremmo arrivati a questo punto. Dobbiamo svegliarci dal torpore, non possiamo continuare ad essere complici silenziosi di stragi pensando che accadrà sempre agli altri e non a noi. Le vittime non possono tornare in vita, famiglie che piangono con la consapevolezza del dolore, cerchiamo di reagire nella nostra quotidianità. Forse non cambierà nulla ma almeno abbiamo tentato e non siamo stati vigliacchi.

(https://rominamalizia.wordpress.com/2013/03/06/massoneria-illuminati-i-25-punti-della-dottrina-del-terrore-di-rothschild/)

http://lastella.altervista.org/strage-a-parigi/

Parigi, un evento militare

La strage di Parigi del 13/11 non è solo un evento terroristico e spettacolare. È un evento militare di notevole entità, un messaggio che porta la guerra in casa – di P. Cabras su megachip.globalist.it

Di libreidee.org

Orrendo massacro, lucida follia: ma non è follia. E’ un’operazione militare quella che ha sconvolto Parigi la sera del 13 novembre 2015, facendo 120 morti, colpiti per strada da esplosioni “kamikaze” o freddati a colpi d’arma da fuoco al Bataclan, locale gremito per un concerto. La strage, avverte Pino Cabras, non è solo un evento terroristico spettacolare: «È anche un evento militare di notevole entità nel cuore di una grande metropoli europea». Nel mirino di nuovo la Francia, dopo l’eccidio della redazione di “Charlie Hebdo”. Violenza opaca: sulle indagini relative alla mattanza del giornale satirico, il governo Hollande ha apposto il segreto di Stato dopo che gli inquirenti avevano scoperto che la pista delle armi coinvolgeva i servizi segreti francesi, con una triangolazione che tocca la Slovacchia e il Belgio passando per il quartier generale dell’intelligence di Parigi. «Anche stavolta si fa notare una manovalanza di assassini che si rifà al jihadismo», annota Cabras su “Megachip”. «Non c’è da stupirsi che essa abbia un peso militare sempre maggiore, essendo una legione di avventurieri istruiti con tecniche sofisticate».Una “legione” di miliziani armata segretamente dall’Occidente e «schierata su molteplici linee del fuoco geopolitiche, pronta a prestare i suoi servizi per demolire interi Stati, e allo stesso tempo ricca di coperture e sovvenzioni statali,persino degli Stati che ne subiscono le interferenze nella loro sicurezza nazionale». E’ un fatto: sono ormai migliaia i combattenti jihadisti europei arruolati nelle guerre di oggi. «Si è creato un tipo di soldato che in Libia, in Siria e altrove non si vuole far rispondere alle convenzioni di Ginevra, per poter fare il massimo danno con il minimo di responsabilità». Ai governanti, scrive Cabras, ci sarebbe da dire: per i vostri sogni neocoloniali dalla tasca avete tirato fuori uno scorpione, non un gattino. Dopo la strage di Charlie Hebdo, fu facile fare una profezia fredda e precisa: «Lo scorpione pungerà ancora inEuropa. I governanti europei, fra i più ricattabili e ricattati in ogni campo, subiranno pressioni enormi contro gli interessi dei propri paesi. È l’Impero del Caos che bussa, non l’Islam».

Il Caos, continua Cabras, ha lambito il presidente François Hollande, preso di peso mentre assisteva alla partita di calcio Francia–Germania, al momento in cui fuori dallo stadio si udivano esplosioni. «Il messaggio, data la circostanza, non certo casuale (proprio quella partita…), lo ha sentito sicuramente anche la Germania. E i lanciatori del messaggio non sono certo da cercare fra i soldati-terroristi, che sono meri esecutori. Gli autori si trovano fra i soggetti che vogliono che l’Europa non si sottragga alla grande guerra che si sta preparando. Sono pezzi di classi dirigenti occidentali, turche, petro-monarchiche. Gli sponsor dell’Isis e del Caos». Lo spiegava già a fine 2014 il profetico libro “Massoni”, di Gioele Magaldi, svelando le trame occulte di alcune delle 36 superlogge segrete del potere mondiale, tra cui la “Hathor Pentalpha”, fondata dai Bush, di cui – secondo l’autore – fanno parte personaggi decisivi come Tony Blair, l’inventore delle “armi di distruzione di massa” di Saddam, Nicolas Sarkozy (fautore dellaguerra in Libia) e il leader turco Erdogan, appena rieletto dopo una vigilia elettorale scandita da spaventosi attentati come quello di Parigi.

Definita “loggia del sangue e della vendetta”, creata nel 1980 quando a George Bush fu preferito Reagan, secondo Magaldi proprio la “Hathor Pentalpha” (il cui nome è sinistramente consonante con Isis: Hathor è l’altro nome di Iside) sarebbe stata nella “cabina di regia” dell’11 Settembre e oggi sarebbe al corrente di parecchi retroscena del Medio Oriente, a cominciare proprio dalla comparsa dei “tagliagole” in Siria e in Iraq, macabro esito della “fabbrica di terroristi” armati sottobanco dal Pentagono, in collaborazione con Francia, Gran Bretagna e Turchia, nonché Arabia Sudita e altri paesi del Golfo. Non può non colpire la sincronicità della nuova, mostruosa strage di Parigi rispetto all’impegno dell’unica potenza finora schierata sul campo in modo trasparente – la Russia di Putin – per cercare di mettere fine alla sanguinosa strategia della tensione che sta devastando il teatro mediorientale. Altro motivo di preoccupazione, per i “burattinai del terrore”, le crescenti esitazioni della Germania, schierata coi russi nel sostegno al regime di Assad (il male minore) e sempre più contraria all’aggressione occidentale verso lo spazio russo, organizzata utilizzando l’espediente del golpe in Ucraina. «Il governo di Angela Merkel – scrive Pino Cabras – sta sempre più prendendo atto dell’efficacia dei bombardamenti russi in Siria, delle divisioni in seno alle classi dirigenti statunitensi e dei rapidi cambiamenti negli equilibri strategici internazionali». Berlino, aggiunge Cabras su “Megachip”, sta dunque cercando di ritirarsi da una battaglia tutto sommato persa, e di giocare un nuovo ruolo pacificatore in Siria. «Il ministro degli esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, punta da settimane a organizzare un incontro del tipo 5+1 (il formato diplomatico che a Vienna ha spinto verso gli accordi per l’Iran) in modo da risolvere il buco nero terroristico che ha investito la Siria». Dentro quello stadio, accanto a Hollande, c’era proprio Steinmeier. «E fuori dallo stadio, sui selciati parigini, decine di innocenti ammazzati, lo stato d’emergenza, la solita strategia della tensione. Dentro e fuori dalla fortezza europea, le braci di una guerra che possono incendiarla. Dove sarà la prossima strage?». Un ottimo argomento, conclude Cabras, per l’imminente G-20 di Antalya. Sede del summit, la Turchia di “Hathor” Erdogan: un paese Nato che, fino all’intervento russo, ha sostenuto con armi, mezzi e logistica i tagliagole anti-Assad, l’esercito dello “scorpione” che ora ha di nuovo colpito Parigi.

DA libreidee.org

http://sapereeundovere.com/ufficiale-usa-lisis-e-mostro-creato-dalla-cia/

EX UFFICIALE USA: “L’ISIS È UN MOSTRO CREATO DALLA CIA”

isis cia

Da più di due anni l’ISIS combatte nella guerra civile siriana contro il presidente sciita Bashar al Assad, e da circa un anno ha cominciato a combattere anche i ribelli più moderati. L’ISIS è un’organizzazione molto particolare: definisce se stesso come “stato” e non come “gruppo”. Ma da dove viene l’ISIS? Ormai è chiaro, per stessa ammissione di Hillary Clinton, che si tratta di una creatura occidentale sfuggita al controllo dei potenti. Qualcuno potrebbe obiettare che si tratti della solita teoria del complotto elaborata per screditare il mostro americano e l’Occidente in generale. In realtà, le fonti ci sono e sono tante. La più autorevole è certamente la voce dell’ex Segretario di Stato Americano, Hillary Clinton, che in un’intervista rilasciata a metà agosto a Jeffrey Goldberg del giornale web The Atlantic, ha ammesso: “L’Isis è roba nostra, ma ci è sfuggita di mano”. Le parole della Clinton hanno fatto il giro del web e sono state pubblicate integralmente da numerosi organi d’informazione, ma non dai media nazionali italiani che, da sempre, si pongono ormai passivamente di fronte ai più grandi problemi di politica estera.

«È stato un fallimento. Abbiamo fallito nel voler creare una guerriglia anti Assad credibile. Era formata da islamisti, da secolaristi, da gente nel mezzo. Il fallimento di questo progetto ha portato all’orrore a cui stiamo assistendo oggi in Iraq», ha detto la Clinton. Insomma, Hillary lo ammette, si confessa: l’Isis, quello che oggi viene ritenuto “il male assoluto”, è in realtà una loro creatura. Ma, andando un pò più nel particolare, chi ha finanziato l’Isis? Quali erano le sue funzioni originarie? Nelle ultime ore, ad aggiungere benzina sul fuoco, sono le parole di Kenneth O’ Keefe, un ex ufficiale delle forze armate USA, il quale conosce il reticolo di trame dove è nato il gruppo jihadista dello Stato Islamico. Lo Stato Islamico è “la creazione di un mostro, di un Frankenstein creato da noi statunitensi”, rivela O’ Keefe in una intervista, rilasciata alla Press TV, svelando questi ed altri fatti scioccanti circa il ruolo degli Stati Uniti nella creazione del gruppo terrorista. L’ex ufficiale (con molti anni di servizio) non mette in alcun dubbio il fatto che gli estremisti dell’ISIS, ISIL o EL, che operano in Iraq ed in Siria, siano stati finanziati dagli USA attraverso i suoi rappresentanti come il Qatar, gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita. “In realtà tutti questi miliziani sono una nuova veste ribattezzata di Al Qaeda, che di sicuro non è niente più che una creazione della CIA”, afferma O’Keefe. O’Keefe riferisce che gli jihadisti non soltanto hanno ricevuto dagli Stati Uniti “il miglior equipaggiamento nordamericano” come il sistema di blindatura personale, i blindati da trasporto truppe e l’addestramento, ma gli è stato anche permesso di diffondersi attraverso le frontiere in molti altri paesi del Medio Oriente.

“Tutto questo è stato fatto sotto l’auspicio di rovesciare il regime di Bashar al-Assad in Siria”, afferma O’ Keefe. L’esperto militare si trova anche d’accordo con l’opinione di alcuni analisti i quali ritengono che gli USA stanno utilizzando tutta questa situazione come una “porta di servizio”, perseguendo il loro obiettivo fondamentale di eliminare il Governo di Al Assad. “Lo stesso padrone si vede in Iraq ed in Afghanistàn”, aggiunge l’ex ufficiale. Il popolo statunitense, secondo O’Keefe, non può vedere la situazione vera per gli effetti della propaganda. “Sarebbe assurdo pensare che il popolo statunitense sia tanto sintonizzato nella comprensione di quello che realmente sta accadendo come per non essere abbindolato in un’altra guerra che non farà niente più che distruggere chiunque vi partecipi”, conclude.
Fonte: www.ilnavigatorecurioso.it

http://www.controinformazione.info/gli-attacchi-di-parigi-e-le-strane-coincidenze/

Gli attacchi di Parigi e le “strane coincidenze”

di Luciano Lago

strage Parigi Isis

Si potevano prevedere gli attacchi di Parigi? Qualcuno li aveva per la verità previsti. Dichiarazione del Presidente Bashar al-Assad fatta nel Giugno del 2013, in una intervista al giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung: “….se gli europei consegneranno le armi ai terroristi , il cortile d’Europa si trasformerà in un terreno propizio al terrorismo e l’Europa ne pagherà il prezzo”.

Questa dichiarazione, che al giorno d’oggi appare come una premonizione, era stata sbeffeggiata e derisa dai giornali occidentali ed in particolare in Italia dai giornali della borghesia benpensante del “pensiero unico” (il Corriere della Sera e Repubblica). Vedi: Siria: Assad minaccia l’Europa. Lo stesso aveva predetto il leader libico Gheddafi, prima di essere barbaramente assassinato dai sicari dei servizi della NATO inviati appositamente per eliminarlo per nascondere le prove del finanziamento da lui fatto all’allora presidente francese Nicolas Sarkozy : “L’Occidente deve scegliere tra me o il caos del terrorismo”. Vedi: Gheddafi e quella profezia inascoltata.

Una profezia quella di Gheddafi, anche quella rimasta inascoltata e derisa: l’Occidente ha scelto il terrorismo come strumento per raggiungere i propri fini. Adesso se ne vedono le conseguenze. Per quanto riguarda la strage fatta con gli attacchi terroristici a Parigi, sembra presto per trarre delle conclusioni tuttavia ci sono delle cose “strane” anche in questo avvenimento. Non sembra normale e credibile che otto terroristi, armati fino ai denti, possano circolare dentro Parigi ed attuare una attacco improvviso e coordinato, con perfetta tattica militare, colpendo in sette posti diversi, senza che servizi segreti e forze di sicurezza fossero minimamente informati e consapevoli di casa stava accadendo, di come circolassero le armi e di quanti terroristi dalla Siria, cittadini francesi arabi di seconda generazione, recatisi a combattere in quel paese, stessero rientrando in Patria per compiere attentati. Questo è avvenuto a Parigi che è una delle capitali più protette ed organizzate d’Europa.

Vuoi vedere che le armi utilizzate per gli attacchi siano le stesse che il governo francese aveva fatto arrivare in Siria per armare i gruppi terroristi che dovevano rovesciare il governo siriano di al-Assad ? Potrebbe essere visto che la Francia è in prima linea a sostenere i gruppi terroristi, adesso pudicamente denominati “ribelli moderati”. Vedi: Siria, Hollande: Francia ha dato armi ai ribelli da diversi mesi. Erano forse “ribelli moderati” anche quelli che hanno colpito a Parigi?
Dopo lo stato di emergenza proclamato dal presidente Hollande e gli appelli lanciati via TV, tutto inizia a puzzare di “macchinazione” e si allunga l’ombra sinistra dei servizi segreti anche su questa vicenda. Potrebbe essere che i servizi segreti stiano giocando con le vite dei cittadini inermi per i loro fini: seminare i panico e favorire le misure straordinarie.

Fateci indovinare quale possa essere il progetto: rilanciare l’intervento della NATO in Siria con la falsa motivazione di voler vendicare le vittime e sconfiggere per sempre l’ISIS ma in realtà per non rimanere indietro all’intervento diretto fatto in quel paese dalla Russia e dall’Iran che hanno pesantemente attaccato le basi e le postazioni dell’ISIS e degli altri gruppi ottenendo un arretramento e la distruzione di buona parte di questa organizzazione. Organizzazione che gli occidentali (USA e Francia in testa) hanno lasciato prosperare per oltre un anno e mezzo.

Obama ha dichiarato che il Comado USA non vedeva, non sapeva e non era informato di nulla, nonostante tutto l’apparato di satelliti spia, di agenti segreti ed infiltrati di cui gli USA dispongono in Medio Oriente. Questo quando poi è risultato che persino i Pick Up Toyota, utilizzati dall’ISIS, erano state acquistati da emissari di USA ed Arabia Saudita, come emerso dalle indagini. Nel frattempo è stato annunciato l’ annullamento della visita in Francia ed in Italia del presidente iraniano Rohani. Guarda che coincidenza è proprio quello che volevano a Riyad, in Arabia Saudita: evitare che l’Iran normalizzi i suoi rapporti con l’Europa. Contenti di questo annullamento anche a Tel Aviv i funzionari del governo di Israele che vedono l’Iran come il loro mortale nemico.

Gli attacchi a Parigi si sono verificati nel momento giusto.
Nei prossimi giorni bisognerà seguire con attenzione quello che accadrà e le dichiarazioni dei governi della Francia e degli altri paesi della NATO, per capire quali siano i nessi con questi attentati.

Bisognerà seguire anche le notizie diffuse da quei “mega media” della manipolazione che si chiamano CNN, BBC, Fox News, Sky News, ABC News, ecc. e rilanciate in Italia da Repubblica, Corriere della Sera e dalla Stampa, nonchè dalla impagabile Fiammetta Nirenstein che, quando scrive sul Il Giornale, sostiene che “la colpa di tutto quello che accade è del cattivo tiranno Assad che attua una repressione sanguinosa in Siria”.

Fare attenzione anche a quanto scriveranno gli opinionisti del Corriere della Sera, come Gian Luigi Battista o Franco Venturini, e se scriveranno che “è l’ora che finalmente l’Occidente intervenga”…. vorrà dire che lanceranno il segnale ricevuto dal Dipartimento di Stato e dalla altre Centrali di Comando atlantiste, per diffondere l’allarme e la mobilitazione.

Prepararsi quindi perchè la situazione è seria e non escluso che altri incresciosi episodi possano avvenire in qualsiasi città europea con l’attenta regia delle solite centrali di sobillazione.

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