Olio di Enotera: proprietà e virtù benefiche eccezionali

olio enoteradi Romina Malizia

L’Olio di Enotera da quello che si evince dalle fonti consultate ha diverse proprietà curative importanti che possono migliorare la vita quotidiana, oltre che alleviare sintomatologie date da problemi di salute. Quindi perchè non beneficiarne se la natura ci ha fornito tali supporti naturali? Come ben leggeremo è un grande alleato, infatti le sue proprietà sono notevoli: – Regola la secrezione lacrimale e salivare – Aiuta il sistema di difesa o immunologico – pelle, capelli, unghie – Ha azioni simili all’insulina – Impedisce la formazione di sostanze infiammatorie – regola la liberazione e azione dei neurotrasmissori  – Inibisce la formazione di coaguli o trombi – Ha una azione vasodilatatrice, per cui risulta utile in problema cardiovascolari – Regola gli effetti degli ormoni femminili nel ciclo mestruale.

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Olio di Enotera, proprietá e vantaggi

Olio di enotera, una grande alleata femminile efficace in numerosi disturbi, tra loro i trastorni del sistema immune, i problemi circolatori, il deterioramento del metabolismo, la pelle secca.

OLIO DI ENOTERA

Inoltre, fa più sopportabile il ciclo mestruale per alleviare i sintomi premestruali. Il segreto dell’esito è nella sua composizione, ricca in acidi grassi essenziali polinsaturi, specialmente l’acido gamma-linolenico.

– Origine
– Composizione e Valore dell’Olio di Enotera
– Proprietá
– Uso Interno
– Uso Esterno
– Dosi
– Controindicazioni ed Effetti secondari
– Effetti secondari ed Avvertenze
– La Scienza appogia l’efficacia dell’Olio di Enotera contro il cancro

ORIGINE
L’Enotera si estrae dai semi di un fiore, conosciuto anche con il nome di primola, originario del nord America e Inghilterra. Appartiene all’ordine delle mirtifloraceas, familia delle onagráceas, del genere Oenotherae, e sono usati due tipi: Oenothera biennis e Oenothera lamarkiana. La pianta della primola e i suoi semi sono stati usati dagli indiani americani durante secoli. Usavano la pianta come infusione in acqua calda per curare ferite, problema cutanei e altri disturbi.

COMPOSIZIONE E VALORE DELL’OLIO DI ENOTERA
L’Olio di Enotera è composto per:

Acidi oleici: linoleico, alfa-linoleico, beta-linoleico, gamma-linolenico, Stearico, aspartico, glutaminico, palmítico (semi) cafeico, elagico, pcumarico.

Amminoacidi: Arginina, cistina, fenilalanina, glicina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, lisina,treonina, tirosina e valina

Vitamine: acido ascorbico (vitamina C), fibra, minerali: potassio, magnesio, manganese, ammoniaca, rame, il boro, ferro, cinc calcio, fosforo.

Questo olio, è molto abbondante in acidi grassi essenziali polinsaturati: acido linoleico (70%) e acido gamma-linolenico (10%), entrambi della serie di acidi Omega 6, importante precursori di diversi mediatori cellulari indispensabili per il corretto funzionamento e stabilitá delle membrane delle cellule del nostro organismo, lo sviluppo del sistema nervoso, l’ormonale e la regolazione dei processi di coagulazione. Saranno precursori degli Eicosanoides (prostaglandine, thromboxanes, leucotrienos e hydroxiacids), composti che regolano vari processi biologici durante tutta la nostra vita. Inoltre contiene in proporzione minore acido oleico (acido grasso monoinsaturato). Gli acidi grassi essenziali, al non poter essere sintetizzati per il nostro organismo, devono incorporarsi con la dieta. D’altra parte, quando la dieta è carente di questi acidi grassi essenziali, si possono generare affezioni nel cuore, la circolazione, nella pelle, en el sistema immunitario, nell’apparato riproduttore en el sistema nervoso ocasionando disfunzioni celebrali.

PROPRIETÁ

L’olio di Enotera è il trattamento preferito per i ginecologi per trattare problema nelle donne.

Regola la secrezione lacrimale e salivare
Aiuta al normale funzionamento del nostro sistema di difesa o immunologico
Controlla la normale produzione di grassa nella pelle
Ha azioni simili all’insulina e aumenta gli effetti di questa
– Impedisce la formazione di sostanze infiammatorie
Colpisce la conduzione degli impulsi nervosi, regola la liberazione e azione dei neurotrasmissori (messaggeri del sistema nervoso)
Inibisce la formazione di coaguli o trombi
Ha una azione vasodilatatrice, per cui risulta utile in problema cardiovascolari
Regola gli effetti degli ormoni femminili nel ciclo mestruale

USO INTERNO DELL´OLIO DI ENOTERA

Si è comprovato che l’utilizzazione dell’Olio di Enotera risulta molto indicato per trattare una serie di malattie relazionate con la salute della donna

L’80% delle donne soffrono la síndrome premestruale

Sindrome premestruale (SPM): L’acido gamma-linolenico contribuisce alla fabbricazione di prostaglandina E1, una specie di ormone, che riduce i processi infiammatori. Questa proprietá risulta molto utile nel trattamento dei sintomi negativi del SPM. Non è una malattia in se stessa, peró puó alterare gravemente la qualitá della vita di chi la soffre. Tensione mammaria, gonfiore, irritabilitá o ritenzione di liquidi sono alcuni dei suoi sintomi. Secondo uno studio l’olio di onagro è il trattamento preferito per i ginecologi per alleviare i sintomi della síndrome premestruale. Si capisce come síndrome premestruale l’insieme dei sintomi fisici e psichici che appaiono nella seconda fase del ciclo mestruale, dall’ovulazione fino alla comparsa della mestruazione (tra 7 e 14 giorni prima). Questi sintomi sono piú frequenti tra i giovani, ed aumentano conforme si avvicina l’arrivo del periodo mestruale e raggiungono la loro massima intensitá tra il giorno anteriore e il giorno d’inizio della mestruazione e , anche se come puntualizza il ginecólogo Miquel Prats, specializzato in patalogia mammaria, questa síndrome non è una malattia in se stessa, si che “quando affetta la qualitá di vita della donna, come succede in molti casi, se che bisogna trattarlo”. L’80% delle donne soffrono uno o vari di questi sintomi, come tensione mammaria, gonfiore, ritenzione di liquidi, dolore addominale, di testa, depressione o irritabilitá, che in un 10% dei casi possono arrivare a essere disabilitanti e in un 63% affetta il contorno famigliare, secondo i risultati estratti dallo studio Arkopharma su questo tema nel quale hanno partecipato farmaceutici, ginecologi e senologi di Madrid, Barcelona, Valencia, Bilbao e Sevilla. L’uso di questo olio costituisce una laternativa senza controindicazioni all’uso di inibitori di prostaglandina e ormoni.

Infertilitá: l’utilizzazione dell’olio di onagro puó essere utile per soluzionare certi problema di infertilitá relazionati con problema ormonali della donna.

Cisti ovariche: Il suo uso puó risultare effettivo nella riduzione delle cisti ovariche.

Endometriosi: Questa infiammazione del tessuto dell’utero è responsabile dell’endometriosi che produce, tra altri sintomi, l’eccessivo sanguinamento durante la mestruazione.

Noduli al seno: l’olio di questa pianta, abbondante in acidi grassi omega-6, sembra ridurre le infiammazioni dei seni, evitando o riducendo la formazione di noduli benigni nei seni (mastopatia fibrochistica)

Impotenza: L’uso di questo supplemento, per la sua capacitá per migliorare la circolazione, puó essere utilizzato in caso di impotenza relazionata con una mancanza di irrigazione sanguínea nel pene.

Obesitá o sovrapeso: Aiuta a perderé peso.

Caduta del capello e salute delle unghie: L’uso di questo supplemento, per la sua capacitá per migliorare la circolazione, puó essere utilizzato in caso di caduta del capello relazionata con una mancanza di irrigazione sanguínea nel follicolo pilífero.

Sclerosi multiple: Agisce stimolando i linfociti T (cellule del nostro sistema di difesa), detiene l’aggregazione di piastrine (la formazione di coaguli), rinforza i vasi sanguinei, regola e normalizza le conduzioni nervose.

Artrite reumatoide: Queste proprietá antiinfiammatorie risultano molto utili per il trattamento dell’artrite reumatoide. L’uso di questo supplemento in maniera abituale per un periodo di 6 mesi aiuta a migliorare le malattie, manifestandosi meno dolori nelle articolazioni e una maggior flessibilitá delle stesse. Studi realizzati negli Stati Uniti applicarono dosi di 2,5 g di AGL al giorno durante un periodo di 6 mesi. In questo studio si è dimostrato che i pazienti presentavano meno dolore e che le articolazioni si trovavano meno infiammate. (Le dosi abituali che è normale prendere in questo caso sono di circa 350 mg al giorno di AGL, ripartite in due o tre volte con i pasti).

Malattia cardiaca, trastorni vascolari e ipertensione: contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo, impedisce la formazione di coaguli e riduce la ipertensione per la sua azione vaso dilatatrice. Previene anche la formazione di trombi e per cui, contribuisce a un minor pericolo di trombosi.

Diabete: L’uso di questo olio è risultato utile come appoggio nel trattamento del diabete. Per una parte questo olio aiuta amantenere stabili i livelli di insulina, d’altra parte, previene gli effetti secondari che questa malattia proporziona nel sistema nervoso di alcun pazienti, tra i quali si trova una sensazione generale di formicolio o intorpidimento degli arti. Il suo uso in laboratorio con topi ha dimostrato come era capace di evitare problema di visione per retinopatía o arteriosclerosi prodotti per l’eccesso di zucchero nel sangue.

Apparato digestivo: L’onagro protegge le mucose digestive per cui risulta un buon alleato per proteggere lo stomaco. Sembra anche poter esercitare una funciona positiva aliviando gli effetti negativi della síndrome d’astinenza dell’alcolismo. D’altra parte di è comprovato che il suo uso protegge il fegato contro gli effetti negativi dell’alcohol. Ugualmente si è visto come l’olio di onagro puó essere utile nel trattamento di malattie infiammatorie digestive, come la malattia di Crohn o la colite ulcerosa per la sua capacitá d’inibire le prostaglandine responsabili dei processi infiammatori.

Allergie: Il suo uso previene la comparsa di allergie respiratorie e riduce i suoi sintomi negativi, come gli starnuti, il pianto, etc.

Regolatore dell’eccesso di lacrime o saliva: Si è comprovato che il suo uso risulta adeguato per controllare l’eccesso di produzione di saliva o di lacrime quando si utilizza in trattamenti da 2 a 4 mesi.

Problemi neurali: Tenendo conto della importanza dell’Omega-6 nel buon funzionamento dei neuroni e delle trasmissioni chimiche, cosí come le sue proprietá antiinfiammatorie, va osservata l’importanza di questo tipo di olio nella prevenzione o trattamento di malattie come l’alzheimer, la depressione o la sclerosi multiple.

USO ESTERNO DELL´OLIO DI ENOTERA

Psoriasi: A causa del suo effetto anti-infiammatorio della crescente circolazione a livello della pelle applicare sopra la lesione di psoriasi diminuisce il bruciore e il prurito.

Eczema: In uso esterno, l’Olio di Enotera si utilizza per il trattamento degli eczemi, specialmente l’eczema atópico, una malattia di carattere crónico relazionata con problema di alergia che attacca la pelle proporzionandole una testura como di cuoio. La sua applicazione durante 3 o 4 mesi risulta molto positiva per ridurre il prurito, la secchezza e impedire che la pelle si squami con tanta facilitá. Risulta un trattamento alternativo all’uso di corticoidi o immunomodulatori topici.

Acne: Ugualmente la sua applicazione riduce i brufoli, i grani e le infiammazioni in generale dell’acne. Questa proprietá si produce per la capacitá del suo olio in diluiré l’accomulazione di grassi nei pori della pelle, lo che impedisce che questi si blocchino e appaiano i difetti della stessa che caratterizzano l’acne.

Pelle secca: La capacitá dell’Omega-6 per trattenere umiditá nella pelle risulta molto adeguata nel trattamento delle pelli secche.

Tensioni e strappi muscolari: Per le sue proprietá antiinfiammatorie, strofinare i muscoli stirati o strappati con olio di onagro aiuta a ridurre il dolore. (Svuotare il contenuto di una capsula nelle punte delle dita per massaggiare la zona affettata).

DOSI

Le seguenti dosi sono básate su investigazioni scientifiche, pubblicazioni, uso tradizionale e opinione esperta. 

Adulti (18 anni e maggiori): Studi nel trattamento dell’eczema o della dermatite atópica riportarono l’utilizzazione di dosi da 4 a 8 grammi d’olio di onagro giornalmente, per via orale, diviso in varie dosi piú piccole durante tutto il giorno. Studi di dolore al seno riportarono l’utilizzazione di dosi da 3 grammi al giorno per via orale, prendendo dosi piú piccole durante tutto il giorno.

Bambini (minori di 18 anni): Studi nei bambini trattati per problem cutanei riportano l’uso da 3 grammi dell’olio di onagro al giorno, per via orale, prendendo dosi piú piccole durante tutto il giorno. Si è riportato che la dose massima non debe eccedere 0,5 grammi per kilogrammo di peso corpóreo al giorno.

CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI SECONDARI

Non ci sono riscontri di grandi reazioni allergiche o di ipersensibilitá all’Olio di Enotera.

Le persone con allergie o reazioni avverse alle piante della familia delle onagráceas, all’acido gamalinolenico o ad altri ingredienti dell’olio di onagro devono evitare il suo uso. È possibile che causi dermatite per contatto (eruzioni cutanee).

EFFETTI SECONDARI ED AVVERTENZE

Vari riscontri indicano episodi di epilepsia, le persone che soffrono di trastorni epilettici non lo devono prendere.

Si raccomanda precauzioni con l’uso dell’olio di onagro quando si prende un insieme con droghe per il trattamento di malattie mentali, tali come cloropromazina (Thorazine®), tioridazina (Mellaril®), trifluoperazina (Stelazine®) o flufenazina (Prolixin®), dovuto a che incrementano il rischio di convulsioni.

Altri riscontri indicano mal di testa ocasionalmente, dolore addominale, nausea e deposizioni liquide quando si prende l’olio di onagro.

Ê preferibile prendere questo supplemento assieme con piccole dosi di vitamina E che evita la sua degradazione e fa che questo supplemento si possa assorbire meglio.

LA SCIENZA APPOGGIA L’EFFICACIA DELL’OLIO DI ENOTERA CONTRO IL CANCRO

Uno studio coordinato da investigatori spagnoli ha dimostrato che l’olio di onagro o primola (abituale in erboristeria e negozi di alimenti dietetici) ha la capacitá di inibire l’oncogene Her-2 in cellule cancerogene umane. Questo oncogene è relazionato con la comparsa e il comportamento specialmente aggrassivo dei tumori ai seni ovario e stomaco.

Gli investigatori hanno scoperto che l’acido gamma-linolenico (GLA), presente in grandi quantitá nell’Olio di Enotera, è capace di sopprimere fino a un 90% l’espressione dell’oncogene Her-2. Il lavoro pubblicato nel Journal of the National Cancer Institute (JNCI) rivela che il GLA non solo è capace di ridurre significativamente I livelli di Her-2, ma che nella sua presenza incrementa tra 30 y 40 volte l’effettivitá del fármaco trastuzumab (piú conosciuto come Herceptin), un anticorpo monoclonale che si usa nel trattamento di pazienti con cancro al seno Her-2 positivo. L’investigazione è stata diretta dal biólogo spagnolo Javier A. Menendez, professore del Robert H. Lurie Comprehensive cáncer Center nella Northwestern University di Chicago (EE.UU.) e in essa ha partecipato anche Ramon Colomer, capo del servizio di Oncologia Medica dell’Institut catalé D’Oncologia (ICO) nell’ospedale Joseph trueta, in Girona.

Uno studio precedente di menendez dimostrava che l’acido oleico, l’acido grasso maggioritario dell’olio di oliva, puó inibire l’espressione dell’oncogene her-2 ed aumentare la sensibilitá delle cellule del cancro del seno all’Herceptin.

Lo studio pubblicato ora rivela che gli acidi grassi come il GLA inibiscono Her-2 attraverso un meccanismo molecolare completamente diferente a quello che utilizza Herceptin, per cui potrebbero complementarsi, anche se mancano prove cliniche che lo confermino.

http://www.cristalfarma.it/it/la-fitoterapia/enciclopedia-naturale/enotera.html

FAMIGLIA: Onagraceae.

HABITAT: originaria dell’America del Nord, cresce ormai spontanea anche nelle regioni temperate dell’Europa, in particolare su terreni sciolti e in posizioni soleggiate.

PARTE USATA: i semi.

PREPARAZIONI FARMACEUTICHE CONSIGLIATE: olio titolato in acido gamma linolenico min. 8% (Commissione E tedesca), la cui posologia giornaliera va da 10 a 15 mg/kg, suddiviso in due somministrazioni preferibilmente lontano dai pasti.

COMPOSIZIONE CHIMICA: è assai ricca di un olio contenente abbondanti acidi grassi insaturi e cioè acido gamma linolenico (8-14%), acido linoleico (65-80%), acido oleico (6-11%). Gli acidi gamma linolenico e linoleico appartengono ai cosiddetti Omega 6. Quest’olio viene ricavato per pressione a freddo e, come tutti gli oli ricchi di acidi grassi insaturi, si conserva male. Tutti questi acidi grassi sono insolubili in acqua ma solubili nei solventi organici. Sono presenti anche degli ellagitannini macrociclici detti enoteina A ed enoteina B.

PROPRIETA’ TERAPEUTICHE: gli acidi grassi essenziali, cioè quelli che non possono essere sintetizzati dall’organismo, sono costituenti importanti dei fosfolipidi delle membrane cellulari, dove concorrono ad assicurarne la fluidità e l’integrità. Inoltre sono i precursori degli eicosanoidi come prostaglandine, leucotrieni e trombossani. Il fabbisogno di acido linoleico in un soggetto adulto normale va dal 6 all’ 8% del fabbisogno calorico giornaliero, che viene normalmente soddisfatto da un adeguato consumo di oli vegetali.

Azione sulla cute: l’olio di enotera sembra essere attivo contro la dermatite atopica e contro gli eczemi. In effetti i pazienti affetti da dermatite atopica hanno una ridotta attività dell’enzima delta-6-desaturasi, che converte l’acido linoleico in acido gamma-linolenico, con presenza nel plasma di livelli di acido cis linoleico abnormemente alti e dei suoi metaboliti nettamente più bassi. Inoltre questi pazienti sono molto più sensibili agli effetti negativi degli anti-infiammatori non steroidei a livello gastrico rispetti ai soggetti non affetti da questa malattia. La spiegazione risiederebbe nella ridotta produzione di prostaglandine, notoriamente protettive sulla mucosa gastrica,  a partire dagli acidi grassi poli-insaturi, con conseguente maggior inibizione delle ciclo-ossigenasi a livello gastrico da parte dei farmaci suddetti. Un gruppo di ratti era nutrito con una dieta ricca di olio di enotera, dopodichè gli animali venivano esposti a radiazioni per valutare l’eventuale effetto protettivo dell’enotera sui danni cutanei causati dalle radiazioni stesse. Venivano misurati anche i livelli plasmatici di acidi grassi liberi negli eritrociti e nel plasma. Si è visto che l’olio di enotera riduceva la sensibilità della pelle agli effetti flogogeni e l’aumento del flusso sanguigno indotti dalle radiazioni. Negli animali trattati con olio di enotera i livelli plasmatici di acido linoleico, gamma linolenico, diomogammalinolenico e arachidonico aumentavano in modo significativo, mentre nei loro eritrociti vi era un sensibile aumento di acidi gamma linolenico e linoleico.

Studi clinici:
Uno studio clinico in doppio cieco ha coinvolto 50 pazienti affetti da eczema atopico, con elevati livelli plasmatici di acido cis-linoleico e invece con bassi livelli di suoi metaboliti, ivi compreso l’acido arachidonico. Essi ricevevano per os l’olio di enotera o un placebo per un periodo di 30 giorni, con valutazione sia soggettiva sia oggettiva da parte del personale medico sull’eventuale miglioramento della sintomatologia. Al termine della sperimentazione si è notata una significativa riduzione della sintomatologia sia dal punto di vista soggettivo sia da quello obiettivo nei soggetti trattati con l’olio di enotera rispetto a quelli che ricevevano il placebo . Uno studio clinico controllato ha indagato l’effetto di un olio di enotera contenente il 72% di acido linolenico e il 10% di acido gamma linolenico sulla composizione fosfolipidica degli acidi grassi nell’epidermide e nei neutrofili in 15 pazienti con dermatite atopica. Essi assumevano per os tre dosi differenti dell’olio suddetto: 2g, 4g e 6g/die per 1 mese. Al termine dello studio si è visto che vi era un aumento significativo (p<0,05) dei livelli di acido diomogammalinolenico nei neutrofili e anche nelle zone di cute lesionata dalla dermatite atopica, ma solo a partire dalla dose di 4 g/die dell’olio qui utilizzato . Un altro studio clinico in doppio cieco è stato condotto su 24 bambini affetti da dermatite atopica, 12 dei quali ricevevano per via orale l’olio di enotera e 12 un placebo per un periodo di 30 giorni. Al termine della sperimentazione si osservavano significativi miglioramenti sintomatologici e clinici con normalizzazione dei livelli plasmatici di acido cis linoleico e dei suoi metaboliti nei bambini del gruppo verum rispetto a quelli del gruppo placebo.

E’ stato fatto uno studio clinico in doppio cieco su un gruppo di bambini affetti da dermatite atopica, che ricevevano olio di enotera o un placebo, per valutarne l’effetto su questa patologia. Al termine della sperimentazione si è notato un significativo miglioramento delle condizioni cliniche di questi bambini, con un incremento del contenuto percentuale degli acidi grassi n-6 nella membrana degli eritrociti e dell’acido diomogamma linolenico nel plasma. Quest’ultimo fatto è particolarmente importante perché l’acido diomogamma linolenico è un importante precursore dei prostanoidi ad azione antiflogistica. Non sono state osservate alterazioni nella microviscosità della membrana cellulare degli eritrociti, nonostante l’aumento in essa degli acidi grassi poli-insaturi a catena lunga. E’ stato fatto uno studio clinico controllato su 14 pazienti affetti da dermatite atopica con cute particolarmente secca, per valutare l’effetto su di essi dell’olio di enotera. Venivano misurati i livelli sierici di gamma interferone e di IgE in aggiunta ai dati clinici pre e post terapia, per vedere se l’eventuale effetto benefico dell’olio di enotera possa dipendere da un meccanismo immunologico. Si è visto che al termine del trattamento il miglioramento clinico era evidente, con un significativo aumento (p<0,01) dei livelli sierici di interferone gamma e un significativo calo (p<0,05) dei livelli sierici di IgE. Questi dati indicano che l’effetto positivo dell’olio di enotera sulla dermatite atopica può dipendere, almeno in parte, dalla sua capacità di aumentare l’interferone gamma e di ridurre le IgE. E’ stato anche fatto un lavoro di metanalisi su nove studi clinici in doppio cieco per valutare i dati sull’efficacia dell’olio di enotera nell’eczema atopico. Ne è emerso che questo prodotto ha consentito di ottenere miglioramenti della sintomatologia soggettiva e clinica statisticamente significativi (p<0,001), con ripristino di livelli plasmatici di acido cis linoleico e dei suoi metaboliti pressochè normali.

Azione sui disturbi mestruali e sulla mammella: sembra che gli acidi grassi essenziali di cui l’enotera è ricca costituiscano i precursori della prostaglandina E1, che alcuni studi ritengono capaci di ridurre i livelli plasmatici di prolattina. Siccome l’iperprolattinemia sembra essere implicata nella genesi dei disturbi tipici della fase  premestruale, questa droga potrebbe essere utile nel trattamento di questi disturbi, in particolare di quelli quali irritabilità, disturbi di tipo depressivo, tensione mammaria e ritenzione di liquidi.

Studi clinici:
Uno studio clinico controllato ha valutato l’effetto dell’olio di enotera su 10 sintomi associati con la sindrome premestruale in 38 donne affette da questa patologia. Le donne partecipanti dovevano assumere l’olio di enotera titolato in acido gamma linolenico al 9% alla dose di 2 g/die o un placebo per 3 cicli mestruali consecutivi. Al termine della sperimentazione le donne del gruppo verum avevano una certa riduzione dei sintomi, che era al limite della significatività statistica. Non sono stati osservati rilevanti effetti collaterali. Altre osservazioni cliniche riferiscono che il trattamento con questa droga è in grado di ridurre le dimensioni dei noduli mammari di natura fibrosclerotica, di ostacolarne la formazione e di ridurre le recidive di queste lesioni dopo loro asportazione chirurgica. Uno studio clinico in doppio cieco ha coinvolto 200 donne portatrici di cisti mammarie, cui veniva somministrato per os olio di enotera alla dose di 6 perle al giorno o un placebo per 1 anno. Le cisti erano monitorate tramite ecografia, che si eseguiva ogni 3 mesi. Al termine della sperimentazione si è osservato che le pazienti del gruppo verum avevano una minor tendenza a formare nuove cisti rispetto a quelle del gruppo placebo, ma tale dato era al limite della significatività statistica. La tollerabilità dell’olio di enotera in questo studio è stata ottima . E’ stato fatto uno studio clinico su 170 donne affette da mastalgia, trattate con olio di enotera per un periodo di tre anni per via orale. Il 59% di queste pazienti aveva dolori bilaterali e il 38% solo unilaterali. Al termine del trattamento il 26% delle donne trattate con l’olio di enotera riferiva una netta diminuzione dei dolori mammari, mentre il 74% mostrava solo lievi miglioramenti della loro sintomatologia.

Azione sui processi immunitari: si è notato che gli acidi grassi poli-insaturi di cui l’enotera è ricca paiono in grado di deprimere la reattività e la produzione di anticorpi da parte dei linfociti e la funzionalità dei monociti e dei macrofagi nei processi infiammatori cronici e in alcune malattie autoimmuni, in particolare l’artrite reumatoideCiò potrebbe essere dovuto a un’aumentata produzione di prostaglandine della serie E, in particolare della E1, che hanno una moderata attività flogogena, e ad una ridotta secrezione di leucotrieni, la cui attività infiammatoria è invece assai rilevante. E’ noto che la produzione dei radicali liberi e in particolare dei ROS, è importante per lo sviluppo e il mantenimento dell’artrite reumatoide. La maggioranza dei radicali liberi viene in questo caso prodotta dai sinoviociti e dai condrociti, ed è stato dimostrato che alcune citochine, in particolare il TNF alfa, favoriscono questo processo, grazie soprattutto alla loro capacità di aumentare l’attività dell’enzima ossido nitrico sintetasi. Inoltre l’ossido nitrico può favorire il riassorbimento osseo indotto dalle citochine. Gli acidi grassi poli-insaturi, in particolare quelli della serie n-3 che sono i precursori degli eicosanoidi e quelli della serie n-6 che favoriscono la produzione del TNF alfa e dell’interleuchina 6, potrebbero in linea teorica peggiorare la malattia, ma va considerato che alcune prostaglandine sopprimono la formazione delle citochine, cosicchè gli acidi grassi poli-insaturi della serie n-3 si oppongono all’effetto flogogeno degli acidi grassi poli-insaturi della serie n-6. L’acido grasso poli-insaturo maggiormente protettivo sembra essere l’acido gamma linolenico, di cui è ricco l’olio di enotera, probabilmente perché esso è il principale precursore della prostaglandina E1.

Studi clinici:
Uno studio clinico controllato ha arruolato 24 donne e 4 uomini affetti da morbo di Sjogren, che ricevevano per os 2 g./die di olio di enotera o un placebo per 2 mesi, con lo scopo primario di verificare se l’olio di enotera fosse in grado di migliorare i danni oculari e orali causati dalla malattia e per valutare il suo effetto sui livelli plasmatici ed eritrocitari di acidi grassi liberi. La valutazione era fatta tramite opportuni test (Schirmer-I, Bijsterwald) per valutare le condizioni orali ed oculari. Si è visto che al termine della sperimentazione i pazienti del gruppo enotera mostravano evidenti miglioramenti in questi test, che non avvenivano nei soggetti del gruppo placebo. I livelli plasmatici ed eritrocitari di prostaglandina E1 e di acido diomogammalinolenico aumentavano in modo statisticamente significativo (p<0,001) solo nei pazienti del gruppo enotera. Non sono stati registrati effetti collaterali degni di nota. L’olio di enotera è una fonte importante di acido gammalinolenico, che aumenta la produzione delle prostaglandine della serie 1, in particolare la E1, che hanno una modesta azione flogogena al contrario di quelle della serie 2. Inoltre riduce la sintesi di leucotrieni, in particolare del leucotriene B4. Per questo motivo sono stati reclutati, in uno studio clinico controllato, 16 pazienti affetti da artrite reumatoide, che assumevano per os 540 mg/die di acido gammalinolenico (GLA) oppure 240 mg/die di acido eicosopentaenoico (EPA) e 450 mg/die di GLA e 18 controlli apparentemente sani che ricevevano un olio inerte. Lo scopo dello studio era quello di valutare l’azione antiflogistica e antidolorifica di questi prodotti per 12 mesi di terapia. Si è visto che al termine dello studio i pazienti dei gruppi verum avevano un significativo miglioramento sintomatologico, con un evidente riduzione del consumo di farmaci anti-infiammatori non steroidei. Non vi erano differenze statisticamente significative tra i due gruppi verum per quanto riguarda i parametri suddetti. Non sono stati registrati rilevanti effetti avversi . Uno studio clinico ha arruolato 37 pazienti affetti da artrite reumatoide e da sinovite in fase attiva, che ricevevano per os 1,4 g./die di olio di enotera o un placebo per 6 mesi. Venivano valutati prima, durante e al termine della terapia una serie di sintomi per quanto riguarda la loro intensità, con raccolta dei dati da parte dei medici curanti. Al termine della sperimentazione si è notato un significativo(p<0,05) miglioramento della sintomatologia nei pazienti del gruppo verum rispetto a quelli del gruppo placebo, con un’ottima tollerabilità del rimedio. E’ stato fatto uno studio clinico controllato allo scopo di valutare l’effetto dell’olio di enotera sulla funzionalità NK (natural killer) di cellule mononucleari periferiche. Un gruppo di soggetti di età compresa tra i 55 e i 75 anni riceveva per os 2 g/die di olio di enotera, di olio di pesce o un placebo per un periodo di 12 settimane, valutando l’attività di tipo NK delle cellule mononucleari periferiche pre e post terapia. Si è visto che l’olio di enotera non modificava l’attività NK delle cellule suddette, mentre l’olio di pesce la riduceva del 48%. Tale riduzione scompariva completamente dopo 4 settimane dalla fine dello studio.

Farmacocinetica: è stata studiata in un gruppo di volontari sani, cui veniva somministrato l’olio di enotera lontano dai pasti al mattino al risveglio e nel tardo pomeriggio. Si è notato che la biodisponibilità di questo olio è piuttosto elevata, con raggiungimento del picco plasmatico massimo dopo circa 4 ore dalla somministrazione e con presenza di livelli plasmatici significativi per circa 8 ore.

Indicazioni principali: dermatite atopica, eczemi, eritema solare, scottature solari, mastopatia fibrocistica, sindrome premestruale.

Azione principale: dermoprotettiva.

Altre azioni: decongestionante mammaria, utile nella sindrome premestruale, immunostimolante.

EFFETTI  COLLATERALI: nessuno degno di nota.

CONTROINDICAZIONI: nessuna in particolare.

INTERAZIONI FARMACOLOGICHE: l’olio di enotera non deve essere usato assieme ai farmaci anticonvulsivanti perché può abbassare la soglia alla quale avvengono gli attacchi convulsivi. Uno studio nel ratto ha mostrato che l’olio di enotera è sicuro nell’epilessia, dal momento che anche dosi elevate di questo olio proteggevano l’animale dalle crisi epilettiche in svariati modelli animali di epilessia. L’acido arachidonico contenuto nell’olio di enotera inibiva le correnti ioniche del sodio e la trasmissione sinaptiche, mentre la prostaglandina E1, la cui produzione era stimolata dall’olio di enotera, aveva azione anticonvulsivante. Lo studio indica che l’olio di enotera può tranquillamente essere adoperato in caso di epilessia .

DATI TOSSICOLOGICI: uno studio clinico ha valutato l’effetto di una miscela tra olio di pesce e olio di enotera capace di fornire 456 mg di DHA e 353 mg di acido gamma linolenico versus placebo sui livelli plasmatici di acidi grassi liberi in donne in gravidanza. Sono state arruolate 40 donne, che assumevano per os la miscela suddetta o un placebo per 2 mesi, misurando pre e post terapia i livelli plasmatici di colesterolo, colesterolo LDL, colesterolo HDL, trigliceridi, fosfolipidi ed esteri colesterinici. Al termine dello studio vi era un significativo aumento dei livelli plasmatici di acido gammalinolenico (+49,9%) e di DHA (+59,6%) nelle donne del gruppo verum, senza modificazioni apprezzabili negli altri parametri esaminati tra i due gruppi. In entrambi i gruppi 3 donne hanno avuto moderati disturbi gastrointestinali. La miscela in questione non ha causato alcuna alterazione della gravidanza e nessuna incidenza di anomalie nei nuovi nati.

 

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