Messe nere in Vaticano, rito satanico nella Cappella Paolina nel 1963

5118842662_aa9b0a3479di Romina Malizia

Il male esiste da sempre, è inutile negarlo. E’ presente in ogni luogo e si fa largo dove esiste corruzione, terra fertile, persone che consapevolmente o inconsapevolmente si vendono l’anima al diavolo con le proprie azioni. E’ presente nella chiesa stessa, ma non dobbiamo meravigliarci perchè nessun luogo è esente. In un celebre esorcismo Satana stesso affermò: “Se tutti i demoni fossero visibili, sarebbero così tanti da oscurare il sole.”

Leggiamo l’articolo del 4 febbraio 2011 – http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo502303.shtml

“Messe nere in Vaticano”

Nella Cappella Paolina riti satanici?

Nel giugno 2009 venne aperta al pubblico, dopo anni di restauri, la Cappella Paolina, nel cuore del Vaticano. L’altare venne tolto e poi ricollocato. In quei giorni circolò l’ipotesi che l’intera Cappella fosse stata riconsacrata. Perché? Per riparare a un rito satanico celebrato in gran segreto nel 1963 con il quale sarebbe stata inaugurata l’era di Satana. Uno studio di esperti inglesi, secondo quanto riporta Libero, cita un episodio che sarebbe avvenuto appunto il 29 giugno 1963 e reso noto da un vaticanista ed ex gesuita, Malachi Martin. Prima della morte, Martin raccontò che il rituale venne celebrato per intronizzare Satana. Sempre Martin sostenne l’esistenza di congregazioni sataniste in America, gestite da sacerdoti. Alla luce di tutto ciò si potrebbe spiegare il grido di dolore e l’allarme lanciato da Paolo VI, quando pronunciò nel 1972 una frase che suscitò scalpore: “Attraverso qualche fessura, il fumo di Satana è entrato nella Chiesa”.

Ed ancora possiamo leggere in modo approfondito: http://fidesetforma.blogspot.it/2011/02/che-vi-avevo-detto.html

Oggi Caterina Maniaci su Libero riferisce la storia raccontata da Malachi Martin in Windswept House e relativa al presunto rito satanico compiuto nella Cappella Paolina la notte del 29 Giugno 1963, a pochi giorni dall’elezione di Papa Paolo VI, aggiungendo qualche interessante dettaglio. Oggi possiamo dire che, stando a voci provenienti dal Palazzo Apostolico, il Papa avrebbe riconsacrato l’intera Cappella, come riferito dalla stessa Maniaci. Chi avrebbe partecipato al rito nel 1963 secondo Malachi Martin? Cardinali (lui fa intendere almeno Villot e Casaroli), Vescovi, laici e un “legato prussiano” (laico e luterano?) che dispone di una sorta di mandato superiore per l’intronizzazione di Satana in Vaticano. Inoltre in una intervista a The New American del 9 giugno 1997 Malachi Martin affermò al giornalista Mac Manus quanto segue:
 
Giornalista: “Il suo libro comincia con una vivida descrizione di una Messa Nera sacrilega tenutasi nel 1963 a Charleston, Sud Carolina. E’ realmente avvenuta? (nel romanzo “Windswept House” Martin racconta di un rito avvenuto contemporaneamente a Charleston e in Cappella Paolina, leggere il mio articolo per maggiori dettagli n.d.r.)”
Martin: “Sì accadde. E la partecipazione telefonica di alcuni alti ufficiali del Vaticano è anche un fatto. La giovane donna che fu forzata a partecipare al rituale satanico è viva e fortunatamente, si è sposata e conduce una vita normale. Lei ha fornito dettagli riguardo all’evento.”
 
Aggiunse poi:
 
Martin: “Fra i cardinali e la gerarchia ci sono satanisti, omosessuali, anti-papisti e cooperatori per la realizzazione di un nuovo ordine mondiale…”

Fantascienza? Complottismo danbrowniano? Può darsi. Come può darsi che Martin fosse un mero ciarlatano.

 
Chiariamo però qualche fatto architettonico-artistico:
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1. La Cappella Paolina all’epoca di Pio XI (l’altare è allestito per la Reposizione).
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2. Negli anni ’60 sull’altare c’erano i ceri e il crocifisso. In alto al centro un riquadro con l’immagine della Vergine.
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3. In questa foto del 1978 (Conclave di Giovanni Paolo II) vediamo che l’immagine della Vergine è scomparsa e l’altare è spoglio, privo anche del crocifisso. Anche la cantoria è scomparsa. Saranno tutte casualità?
Paolina44. Nel 2009 viene riconsacrato l’altare, staccato dal muro, dopo un lungo restauro della Cappella.
Qui di seguito un estratto dall’articolo di Caterina Maniaci pubblicato quest’oggi su Libero:
 
30 giugno 2009. Viene presentata alla stampa la Cappella Paolina restaurata, nel cuore del Palazzo Apostolico Vaticano. Da molti anni chiusa e inutilizzata, sebbene presenti due affreschi di grandissima importanza artistica, dipinti da Michelangelo. Anche l’altare è stato tolto e ricollocato. La Cappella è anche il luogo dove si riuniscono i cardinali all’inizio del conclave, prima di spostarsi nella vicina Cappella Sistina per i giuramenti solenni e l’inizio delle procedure previste. Proprio su questo luogo grandioso, ma sconosciuto ai più, proprio sul fatto che l’altare fosse stato tolto e ricollocato erano circolate varie ipotesi, tra cui quella che l’altare e l’intera cappella fossero state riconsacrate, con un lungo rito, da papa Benedetto XVI. La riconsacrazione è prevista quando,in un luogo sacro, sono stati compiuti atti sacrileghi, blasfemi o violenti. Che cosa sarebbe potuto succedere, in quella cappella? Qualche giorno fa è uscito, in Italia, un libro scritto da due autori inglesi, Stephen Klimczuk e Gerald Warner di Craigenmaddie, intitolato “Guida ai luoghi più segreti del mondo” (Castelvecchi editore). Un volume che dedica molte pagine a Roma e al Vaticano. In esso si parla dettagliatamente della Cappella Paolina, indicato appunto come un luogo depositario di segreti. Gli autori citano, a loro volta, il vaticanista, insegnante ed ex gesuita Malachi Martin, molto noto negli Usa per numerosi best seller. Secondo Martin, infatti, raccontano gli autori, la Cappella Paolina «avrebbe bisogno di un esorcista piuttosto che di un restauro d’arte». Prima della sua morte nel 1999, il vaticanista rivelò che il suo romanzo, WindsweptHouse (“La casa spazzata dal vento”) «era sostanzialmente basato su una cerimonia che si svolse realmente a Roma agli inizi degli anni Sessanta. Secondo il libro, alcuni ecclesiastici importanti, in completa segretezza e apostasia, celebrarono il 29 giugno del 1963, nella Cappella Paolina, un rituale funesto con lo scopo di “intronizzare Satana” per inaugurare “l’era di Satana”». Martin, poi, in altri saggi, ha sostenuto l’esistenza di congreghe sataniste in America, gestite da sacerdoti cattolici e – orrore nell’orrore – dediti alla pedofilia, il che si collegherebbe anche ai terribili casi scoperti e denunciati a partire dal 2000.”

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